Una medaglia Super Gold e due medaglie Gold assegnate ad un caseificio del Lazio nell’ambito della più grande competizione mondiale dedicata al formaggio. Ori anche in Toscana e Sardegna. Nella Top 16 tre formaggi del nord Italia. Primo assoluto: un formaggio statunitense.
Undici formaggi del Centro Italia sono tra i migliori al mondo. A dirlo, assegnando medaglie Super Gold e Gold tra i partecipanti, è stato il World Cheese Award, il premio internazionale dedicato all’arte casearia che si è tenuto per quest’anno a Bergamo nell’ambito di Forme 2019. La competizione ha richiamato oltre tremila aziende da 46 paesi del mondo. L’Italia nel complesso ha vinto 351 medaglie e se l’Italia settentrionale ha fatto la parte da leone con molte medaglie Super Gold e Gold, anche l’Italia centrale ha avuto belle soddisfazioni. La giuria composta da esperti di tutto il mondo ha assegnato una medaglia Super Gold (l’Italia ne ha conquistate in tutto 15) al “Brigante di Amatrice Erborinato di Capra” del caseificio di Amatrice Fratelli Petrucci srl. Lo stesso caseificio del Lazio ha vinto anche due medaglie d’oro con un “Gorzano di Amatrice” e un “Pecorino di Amatrice Riserva di Grotta”.
Premi di rilievo sono arrivati anche in Toscana dove diversi caseifici hanno conquistato medaglie d’oro. Ben due ori sono andati al Caseificio Il Fiorino srl, di Roccalbegna in provincia di Grosseto, grazie ai prodotti “Grotta del Fiorino” e “Fior di Ricotta Pura di Pecora”. Una medaglia d’oro è andata anche al Caseificio Seggiano (Grosseto) per “Fior di Seggiano”. Un altro oro è stato conquistato dalla “Ricotta La Pec Pure Sheep” del caseificio di Acciaiolo (Pisa) Busti Formaggi srl. Altre medaglie d’oro toscane: una al “Mursa” dell’Azienda Agricola “Il Saracello” di Capraia (in provincia di Livorno); una alla “Burrata di Bufala” dell’Azienda Agricola Diaccialone (in provincia di Grosseto); una al formaggio “Antani” dell’azienda De Magi di Castiglion Fiorentino (provincia di Arezzo). Un oro anche a Carbonia, in Sardegna: all’Azienda Ovicaprina di Brau Antonangelo per il formaggio “caciotta of goat “Sa Craberia””.
I numeri del World Cheese Award di Bergamo
I premi assegnati nell’edizione bergamasca del World Cheese Award sono nel complesso ben più numerosi e riguardano molte aziende italiane. L’Italia rientra inoltre nella Top 16 stilata in base ai punteggi ottenuti con tre formaggi premiati ed è la seconda nazione per “medagliere”. La competizione ha visto 3.804 formaggi in gara, provenienti da 42 Paesi di 6 continenti e 260 giudici di 35 nazionalità diverse. Al rush finale, a pari merito con 100 punti, due grandi formaggi si sono contesi il titolo di campione del mondo: lo statunitense Blue Cheese Rouge River Blue, erborinato biologico prodotto dal caseificio Rouge Creamery, e l’italiano Parmigiano Reggiano 24 mesi della Latteria Sociale Santo Stefano di Basilicagoiano della provincia parmense. La vittoria alla fine è andata allo statunitense.
Oltre al Parmigiano Reggiano, altre due eccellenze italiane si sono classificate tra i primi 16 Super Gold: il formaggio Quintano della Caseificio Via Lattea posizionato al 6° posto con 88 punti e il Gubet dell’Azienda Agricola Casale Roccolo, con 73 punti e il 15° posto. La nazione più premiata è stata la Spagna con 402 medaglie. Il medagliere che l’Italia conquista nella 32° edizione dei WCA non è da meno e colloca la nostra produzione ai primi posti a livello mondiale: tra gli 845 formaggi italiani in gara infatti, ben 351 si sono aggiudicati una medaglia, di cui 15 Super Gold, 81 Gold, 110 Silver e 145 Bronze. Seguono gli Stati Uniti con 131 premi, la Gran Bretagna con 127, la Svizzera (85) e l’Austria (84).
Fonte | De Gusto